Ruoppolo Teleacras - Blitz "Casa nostra"

2012-11-01 3

Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento ( http://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538?ref=search ) del 20 aprile 2011. Mafia, appalti ed estorsioni. La Squadra mobile e la Procura di Caltanissetta, e il Commissariato di Gela, arrestano un imprenditore gia' consigliere comunale di Gela.
Ecco il testo :
" Se l'impresa costruisce paga una tangente del 2 per cento. E chi rifiuta di pagare paga un pizzo piu' caro, il 5 per cento ''. Ecco la regola non benedettina ma della Cosa nostra di Gela, anzi della "Casa nostra", cosi' come la Squadra mobile di Caltanissetta, capitanata da Giovanni Giudice, e la Procura capeggiata da Sergio Lari, hanno intitolato il blitz. Adesso Francesco Muncivi', 62 anni di eta', imprenditore, di Gela, consigliere comunale di Forza Italia fino al 2007, e' in carcere. Muncivi' e' proprietario di terreni, in una contrada a nord ovest di Gela, che si trasformano da agricoli in edificabili, anche se il Consiglio comunale non si e' mai pronunciato nel merito. Poi il progetto : una cittadella residenziale, 170 alloggi, a lavoro quattro Cooperative edilizie. Ok, ruspe, cemento e soldi, un affare da decine di milioni di euro. I soci delle cooperative e le imprese avrebbero pagato il 2 per cento a Francesco Muncivi', che si sarebbe giustificato cosi' : '' sono soldi che servono alla famiglia di Daniele Emmanuello ''. E contro le titubanze, Muncivi' si sarebbe presentato alle riunioni con gli imprenditori spalleggiato da un mafioso, e anche lui, Muncivi', si sarebbe definito '' uomo degli Emmanuello ''. Fiato alle trombe : '' si comprano i materiali piu' cari fuori capitolato, calcestruzzo e sabbia, e dalle ditte degli amici, poi si assumono ancora amici, e se gli Emmanuello bisognano di lavori alle loro proprieta' allora sono gratis ''. Alcuni imprenditori taglieggiati, interrogati dalla polizia, hanno dichiarato di essere sull'orlo del fallimento. Francesco Muncivi' come '' longa manus '' degli Emmanuello e di lui, il capo, Daniele Emmanuello, ucciso da latitante in un conflitto a fuoco il 3 dicembre del 2007. Agli eredi di Daniele sarebbe stato riservato uno dei 170 appartamenti. E Muncivi', insieme al figlio Paolo, anche lui consigliere comunale, avrebbe partecipato alla cresima della figlia di Daniele Emmanuello, e si sarebbe impegnato a reperire una casa a Roma per un altro figlio del boss, Crocifisso, che studia all' universita' Luiss. A Francesco Muncivi' sono stati sequestrati 18 ettari di terreno e un appartamento del valore complessivo di circa un milione di euro.