Genova, 17 mag. (askanews) - "Bisogna fermare questa scia di sangue, una vera e propria strage silenziosa: mediamente ci sono 3-4 persone che ogni giorno escono di casa per andare al lavoro e non fanno più ritorno e questo è inaccettabile. Ecco perché stiamo ponendo con forza la necessità di costruire una strategia nazionale che possa frenare questa strage. Bisogna accelerare l'azione di reclutamento di nuovi ispettori, di nuovi medici del lavoro. Bisogna coordinare il lavoro tra gli enti e le amministrazioni preposti ai controlli sia a livello nazionale che regionale. Bisogna fare un grande e potente investimento sulla qualità delle imprese": lo ha detto il segretario della Cisl Luigi Sbarra, rispondendo ad un giornalista che gli chiedeva se sarebbe favorevole all'introduzione del reato di omicidio sul lavoro, a margine di un convegno a Genova."Da un lato maggiore azione repressiva e se serve ulteriori sanzioni, per chi non applica la legislazione, la normativa in materia e chi non rispetta rigorosamente i contenuti dei contratti, dall'altro una strategia che faccia leva sulla prevenzione, sulla formazione e sulla informazione", ha aggiunto."Su questi due grandi temi sfidiamo il governo e il sistema delle imprese a mettere in campo una vera grande strategia nazionale", ha sottolineato Sbarra.