Gianni Amelio porta alla Mostra di Venezia 'Il signore delle formiche', storia di Aldo Braibanti, drammaturgo e filosofo condannato per plagio nel '68 a nove anni di carcere, messo alla gogna perché omosessuale in un procedimento portato avanti dalla famiglia del suo studente amato, che fu poi internato e sottoposto a elettroshock. Gli anni furono ridotti a due, perché Braibanti era stato partigiano, nacque un movimento di opinione ma il reato di plagio fu abolito solo negli anni Ottanta. Dice Amelio: "Avevo 23 anni e seguii il processo, la violenza verbale era insopportabile, pensavo, sul banco degli imputati avrei potuto esserci io". Ora quella storia è diventata un film, "che solo per coincidenza arriva alla vigilia delle elezioni, non era certo prevedibile, ma che serve a far pensare e riflettere su una storia ingiustamente dimenticata", racconta Amelio. "Capisco che la situazione economica è grave, ma quando andrete a votare ricordatevi anche dei diritti civili. Alla Mostra il regista è accompagnato dagli interpreti del film, Luigi Lo Cascio, Elio Germano, Sara Serraiocco e il sorprendente co-protagonista esordiente, Leonardo Maltese. Il film, prodotto da KAvac film, Ibc movie, Tenderstories, Rai Cinema, arriva in sala l'8 settembre con 01 Distribution. .Intervista di Arianna Finos .Video di Rocco Giurato