"Mio nonno era un fascista della prima ora, e lo è rimasto fino alla morte. Mio padre, socialista, ha sempre rimosso tutto questo". Michela Marzano, all'arena Robinson di Più libri più liberi, racconta il motivo che l'ha spinta a scrivere il suo ultimo libro "Stirpe e Vergogna" (Rizzoli), appunto la "vergogna". "Per me la scrittura è sempre stato un modo per nominare quelle cose che erano state rimosse ma che sapevo che c'erano", afferma. "Il vero dovere era sciogliere la mia vergogna, quella che mi ha impedito di diventare mamma, per paura di trasmettere ai miei figli qualcosa di sbagliato". . .di Camilla Romana Bruno