Il “signore della droga” messicano, Joaquin “El Chapo” Guzman, a capo di uno dei più feroci cartelli criminali al mondo, si è dichiarato non colpevole per le accuse di traffico di stupefacenti, detenzione illegale di armi, cospirazione, corruzione, omicidio e riciclaggio.
Guzman non rischia la pena di morte, grazie alle rassicurazioni fornite dagli Stati Uniti al Messico.
“Come parte del processo di estradizione – dice il Procuratore newyorkese Robert Capers -, abbiamo dovuto assicurare al Governo messicano che la pena di morte non sarebbe stata applcata, contrariamente all’ergastolo in caso di colpevolezza. Per tutte le sentenze inerenti il narcotraffico, quest’ultimo sarebbe anzi un’evenienza plausibile”.
Evaso in due circostanze da prigioni messicane, il 59enne è apparso di fronte a un tribunale federale di Brooklyn, dove gli sono stati contestati ben diciassette capi di imputazione.
Il capo del cartello della droga di Sinaloa è ricercato anche dalla giustizia di California, Texas, Illinois e Florida.