Almeno 13 soldati sono morti e altre 55 persone sono rimaste ferite a Kayseri, città al centro della Turchia dove una bomba, collocata in un automobile, è stata innescata da un attentatore suicida al passaggio di un autobus del servizio di trasporto pubblico su cui viaggiavano i soldati in congedo. I militanti della “organizzazione terroristica separatista” del Pkk sono i responsabili: si dice convinto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Nessun gruppo ha per ora rivendicato l’attacco. Sette persone sono state arrestate.
Imposta, intanto, una censura temporanea ai media sull’attacco da parte del primo ministro turco Binali Yildirim per evitare di “pubblicare” e diffondere informazioni che potrebbero scatenare “paura, panico e disordine e aiutare gli obiettivi delle organizzazioni terroristiche”.
Per vicepremier turco, Veysi Kaynak, l’attacco di Kayseri ha delle similitudini con quello di una settimana fa fuori lo stadio di Istanbul rivendicato da militanti curdi in cui hanno perso la vita 44 persone.