L’intensità del sisma di oggi è il più forte dal 1980, quando la terra tremò devastando parte dell’Irpinia. Nelle regioni colpite del centro italia si respira sgomento e stato di shock.
Il terremoto è stato avvertito, in tutta la sua violenza anche a Roma, come racconta la nostra corrispondente Gardenia Trezzini.
“Roma si è svegliata tremando. Siamo scesi in strada correndo, con una netta sensazione di pericolo. Ci siamo trovati con i vicini ed eravamo tutti abbastanza terrorizzati. Il panico ora è rientrato. Moltissimi abitanti di Roma sono originari delle Marche e dell’Umbria, quindi le linee telefoniche sono particolarmente intasate. Per strada molte persone cercano di contattare i famigliari dove il terremoto ha colpito più duramente, per verificare le loro condizioni”.
Le regioni colpite vivono nell’incertezza perché l’incubo in Italia non è finito. I sismologi mettono in guardia sulla possibilità di nuove scosse per le prossime settimane.
“C‘è una sensazione continua di instabilità – precisa la corrispondente di euronews – ora sono di nuovo in casa ed ho l’impressione che ci sia sempre la terra che tremi sotto i piedi. Non sono scosse percepite in maniera attiva: il lampadario non si muove più come durante la prima scossa, quando ha iniziato ad oscillare in maniera pericolosa. Ma resta una sensazione di instabilità. Quindi probabilmente lo sciame sismico è ancora percepito dal corpo in maniera quasi subliminale”.