Da Sebastopoli a Mosca, la propaganda nazionalista russa si scatena in occasione del primo anniversario dell’annessione della Crimea.
Nonostante l’effetto delle sanzioni e la crescente frattura con l’Occidente, il capo del Cremlino Vladimir Putin ha riaffermato l’idea dell’intervento in Crimea come difesa dei cittadini russi. Intervento militare diretto che, va ricordato, Mosca ha negato per oltre due mesi dall’avvio delle operazioni.
“Dobbiamo riconoscere” ha affermato Putin “che la questione della Crimea non è soltanto una questione territoriale, sebbene si tratti di un territorio di importanza strategica. La questione della Crimea” ha aggiunto “riguarda milioni di cittadini russi, milioni di nostri compatrioti che hanno bisogno del nostro aiuto e del nostro sostegno. Grazie del vostro appoggio. Lunga vita alla Russia”.
In concomitanza con le celebrazioni Putin ha siglato ieri un accordo di collaborazione economica e militare con l’Ossezia del Sud, regione secessionista della G