"Gigi D'Alessio ha creduto molto in questo progetto fin dal primo momento, è stato lui che mi ha spinto a scrivere, scrivere, scrivere… Volevamo fare un disco pop, storie d’amore, uno spaccato di quello che i miei occhi avevano fotografato. Lo conosco da più di 20 anni, quando non cantava ancora ma faceva l’arrangiatore e l’autore per gli altri cantanti. Quasi coetanei ci siamo incontrati negli Anni 90: un’amicizia poi proseguita, nutrita come un fiore, perché l’amicizia per noi è sinonimo dell’amore per la musica che ci accomuna. Siamo nati e viviamo nella stessa città, Gigi tiene molto a me”.
DICEMBRE 2008. Arriva un atteso fax alla “Ggd
Productions”, casa discografica di
Gigi D’Alessio. In un attimo il cantautore
napoletano chiama il suo
fraterno amico Sal Da Vinci: “Sal
sei dentro. Sei al Festival di Sanremo”.
Lo “scugnizzo doc”, impegnato
attualmente al teatro Diana
con il suo fortunato spettacolo
“Canto per amore”, è finalmente
certo: salirà per la prima volta sul
tanto agognato palcoscenico dell’Ariston
per partecipare alla 59ª
edizione della kermesse presentata
da Paolo Bonolis e diretta musicalmente
da Gianmarco Mazzi.
Lo start d’inizio è previsto per il 17
febbraio. Cinque giorni dove sedici
“Artisti” e dieci “Proposte” si
contenderanno la palma di vincitore.
Quindi Sal Da Vinci non entrerà
al festival da una porticina,
bensì dal portone principale, quello
degli “Artisti”.
Ci racconta l’emozione che ha
provato quando D’Alessio le
ha comunicato questa bella
notizia?
«Non ci posso ancora credere. Sono
stordito, confuso. Appena Gigi
mi ha comunicato che sarei andato
a Sanremo, non nascondo
che mi è scesa una lacrima. È da
anni che ci provo, ci speravo tanto.
Gigi è contentissimo per me, è
felice come un bambino. Devo
molto a lui e alla sua casa discografica».