2a SERATA...SAL SI PORTA DENTRO I SUONI ed IL LINGUAGGIO della SUA NAPOLI ed è ammirato da tutti i direttori d'orchestra del Festival....«Per me è un onore trovarmi a Sanremo e pensare che tanti grandi artisti hanno calcato il palco dell’Ariston
dove fra poco mi esibirò davanti a tantissimi spettatori… Esserci è già un successo.
Quando ho sceso le scale ho provato una sensazione fortissima, che toglie il fiato. Ti sembra di avere quattro minuti di autonomia e poi va via il respiro. Quando mi esibisco provo sempre una grande emozione,ma quella che ho provato è unica. Del resto se anche i veterani hanno la tremarella quando salgono su questo palco, perché non dovrei averla io?
«Sal Da Vinci mi è molto piaciuto - dichiara il maestro Enzo Campagnoli impegnato con la trasmissione televisiva
“Amici” in onda su Canale 5, ma attento alla esibizione del suo amico - l’ho chiamato quasi tutti i giorni del festival per dirgli cosa pensavo della sua performance. Anche subito dopo che ha duettato con Gigi D’Alessio mi sono
complimentato con entrambi. Proprio una bella prova. Sal ha fatto una bellissima figura. Il brano che ha portato sul palco dell’Ariston dal titolo “Non riesco a farti innamorare”, mi piace davvero molto – continua Campagnoli - la musica che Gigi ha creato è stata magica. Trovo che il pezzo non sia affatto banale, non è “commerciale”, è
“ruffiano” e soprattutto orecchiabile. La prima serata Sal non ha dato quello che realmente voleva, ma questo è
un fatto logico. Sono subentrati i fattori dello stress e dell’emozione. Mi è piaciuto, per questo, più nella sua
seconda esibizione. Io parlo, però, logicamente da un punto di vista tecnico. La prima volta, come mi ha giustamente anche confermato Sal al telefono, era tesissimo. Si vedeva che voleva spaccare il mondo, ma è caduto
in un’eccessiva enfasi. L’attesa logora, non è facile. È come quando uno studente deve fare un esame ed aspetta dalle 8 del mattino il suo turno, per poi finire per discutere solo alle 18.
Conosco bene le caratteristiche di Sal, ha ritrovato il “controllo”quando ha ritrovato anche una sua situazione di relax".
