Morto al Libi, presunta mente degli attentati alle ambasciate Usa in Africa del 1998

2015-01-03 18

Il processo a suo carico si sarebbe dovuto aprire il prossimo 12 gennaio. Ma Abu Anas al Libi in aula non ci sarà. Vero nome Nazih al Ragye, questo cinquantenne libico sospettato di essere uno dei leader storici di al Qaeda è morto ieri nell’ospedale di New York dov’era ricoverato da mercoledì.

Presunta mente degli attentati alle ambasciate americane in Kenya e Tanzania del 1998 (224 morti in totale), era stato catturato nell’ottobre del 2013 a Tripoli, in Libia, durante un blitz delle forze speciali americane.

Portato negli Stati Uniti per essere processato, gli era stato diagnosticato un cancro al fegato. Secondo il suo avvocato, le sue condizioni si sono aggravate all’improvviso il mese scorso. Ad andare alla sbarra sarà ora l’altro imputato, Khalid al Faouaz, che, come al Libi, si era dichiarato non colpevole.

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