‘I rischi per le prospettive economiche dell’area dell’euro sono al ribasso e presto gli stimoli dovranno essere rafforzati’. Sembrerebbe di sentir parlare la Banca centrale europea. E invece la dichiarazione arriva dal rapporto mensile della Bundesbank.
La banca centrale tedesca, da mesi protagonista di un braccio di ferro con la Bce, apre dunque a sorpresa alle nuove misure non convenzionali predicate dal governatore Mario Draghi.
Pur senza nominare l’acquisto di titoli di Stato l’istituto guidato da Jens Weidmann ha riconosciuto il pericolo-deflazione. Specialmente a fronte dell’effetto che il crollo del costo del greggio avrà sulla dinamica dei prezzi.