Riflettori puntati sulla Banca centrale europea. Al termine del suo vertice di politica monetaria (sul quale, questo mese, pesavano le voci di un crescente dissenso contro la gestione del presidente Mario Draghi) il Consiglio direttivo ha lasciato fermi i tassi di interesse: quello principale allo 0,05%, quello marginale allo 0,3% e quello di deposito a -0,2%.
L’attenzione si sposta ora sulle parole che Draghi pronuncerà questo pomeriggio in conferenza stampa. Secondo gli esperti, però, per un ulteriore allargamento del piano di stimoli annunciato durante l’estate dovremo aspettare come minimo le nuove previsioni economiche di dicembre.