Getta benzina sul fuoco il Governo israeliano, e annuncia la volontà di estendere l’area dei coloni a Gerusalemme Est, con la costruzione di 1000 nuovi appartamenti.
Tutto questo mentre si stanno verificando disordini nella zona, acuiti dall’uccisione di una donna ebrea ecuadoriana e di una bambina, e il ferimento di sette persone, ad opera di un palestinese che ha travolto con la proprio auto alcuni passanti. L’uomo è stato colpito a morte dalle forze di sicurezza mentre si dava alla fuga.
Per Israele è un terrorista. I familiari invece continuano a parlare di incidente.
È lunga la lista delle vittime degli scontri di questi giorni. Migliaia di persone hanno partecipato domenica in Cisgiordania ai funerali di un 14enne, di cittadinanza statunitense e arrivato in Palestina all’età di 6 anni, ucciso durante un confronto con i militari israeliani. Secondo alcuni testimoni il giovane faceva parte di un gruppo che stava lanciando pietre contro i soldati.
È il secondo adolescente palestinese ammazzato dall’esercito in otto giorni.
Sempre domenica a Gerusalemme è stata seppellita la ventenne ebrea uccisa dall’auto piombata sulla folla. L’altra vittima era una bambina di soli 3 mesi.
Nella città sono arrivati altri 1000 agenti israeliani per aiutare i 5000 già impegnati nelle manifestazioni palestinesi di protesta, che proseguono senza sosta.