Con la messa celebrata da Papa Francesco, si è aperta in Vaticano l’Assemblea Generale Straordinaria del Sinodo dei vescovi. Due settimane di ascolto e confronto che avranno come tema centrale la famiglia.
253 in totale i partecipanti di cui 191 padri sinodali – tra cardinali,
vescovi e religiosi – 16 esperti, 38 uditori, comprese 13
coppie di coniugi, e otto delegati di altre Chiese
“Le assemblee sinodali – ha detto il Papa durante la messa – non servono per discutere idee belle e originali o per vedere chi è più intelligente. Servono per coltivare e custodire meglio la vigna del Signore, per cooperare al suo sogno, al suo progetto d’amore sul suo popolo. Questa volta il Signore ci chiede di prenderci cura della famiglia”.
Tanti i temi che caratterizzeranno i lavori: dalle convivenze ai divorziati, dal controllo delle nascite alle unioni omosessuali. Da più parti, alla Chiesa, si chiedono aperture.
“Per noi – spiega Martha Heizer, presidente e co-fondatrice del movimento internazionale ‘Noi Siamo Chiesa’ – è importante partecipare a un incontro simile perché i cardinali e il Sinodo non ci ascoltano. Nel Sinodo il segmento più conservatore della chiesa cattolica è molto ben rappresentato mentre i gruppi riformisti non lo sono”.
Il testo base su cui si svolgeranno i lavori è l’Instrumentum Laboris, redatto in base alle risposte date al questionario preparatorio,
voluto dal ponteficie, da 114 Conferenze episcopali. Una sorta di fotografia della famiglia scattata dai fedeli di tutto il mondo.