Negli Stati Uniti è caccia ai possibili contagiati, dopo il primo caso di Ebola diagnosticato in un ospedale di Dallas, in Texas.
La persona che ha contratto il virus, appartenente alla comunità liberiana, venerdì scorso fu rimandata a casa dopo un primo controllo, per poi essere ricoverata in condizioni tutt’ora critiche 48 ore dopo. Avrebbe raggiunto Dallas con un volo che da Monrovia, capitale della Liberia, probabilmente ha fatto scalo a Bruxelles.
“Ebola si diffonde solo attraverso il contatto diretto con qualcuno che è malato e solo attraverso i fluidi corporei. Il periodo di incubazione è di 8 -10 giorni dall’esposizione, ma può arrivare anche a 21 giorni – ha spiegato in conferenza stampa, Tom Frieden – Si tratta di una malattia grave, che ha un tasso di mortalità elevato anche con le migliori cure. lo arresta solo il fondamentale intervento del sistema sanitario”.
Il Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie sta attuando il cosiddetto ‘contact tracing’: il paziente elenca le persone con le quali è entrato in contatto e queste sono messe in quarantena per 21 giorni.