Mosca forza la mano e senza attendere il via libera di Kiev; invia sul suolo ucraino il proprio controverso convoglio umanitario.
Pochi sacchi appena il contenuto mostrato alle telecamere, all’arrivo dei camion nella regione di Luhansk. Un centinaio quelli che secondo la stampa russa avrebbero raggiunto la città, roccaforte dei ribelli.
Preceduta da una telefonata in cui Putin annunciava ad Angela Merkel che il tempo era scaduto, la decisione è stata motivata dal Ministro degli esteri russo Lavrov, con quello che ha chiamato “l’esaurimento delle scuse” per ulteriori rinvii.
La Croce Rossa Internazionale ha fatto sapere di non aver ricevuto sufficienti garanzie dai ribelli per poter accompagnare il convoglio. Solo trentaquattro degli oltre duecentocinquanta camion che lo compongono hanno potuto essere ispezionati, prima di varcare la frontiera.