Kiev parla di "invasione" e Mosca replica: "Sul convoglio avevamo l'OK"

2014-08-23 16

Alla denuncia di Kiev e alla condanna delle diplomazie occidentali, Mosca replica sostenendo che il via libera al suo controverso convoglio di aiuti era stato dato dai vertici ucraini, ma che disfunzioni nella catena di comando ne ritardavano la comunicazione alla polizia di frontiera.

“Abbiamo dato il via alle operazioni soltanto dopo aver ricevuto una nota officiale in cui il governo ucraino si diceva pronto a ricevere i nostri aiuti – ha detto l’ambasciatore russo all’ONU Vitaly Churkin -. Si tratta di un’operazione di estremo rilievo, che va incontro alle esigenze di popolazioni in grande difficoltà. Non potevamo continuare a farci prendere in giro e così abbiato dato l’ok. Speriamo ora che gli aiuti umanitari siano distribuiti a dovere”.

“Provocazione”, “violazione del diritto internazionale” e “invasione”, i termini con cui Kiev bolla invece l’iniziativa russa, escludendo tuttavia l’uso della forza contro il convoglio.

“Riteniamo che una tale iniziativa da parte della Federazione Russa non possa essere giustificata con l’urgenza di far pervenire degli aiuti umanitari all’est dell’Ucraina – le parole del vice-ambasciatore ucraino alle Nazioni Unite Oleksandr Pavlichenko -. Ignoriamo inoltre la natura dell’accordo stretto dai russi con gli insorti di Luhansk e non escludiamo quindi che si tratti di una provocazione premeditata”.

Unione Europea e Stati Uniti hanno denunciato una “flagrante violazione della sovranità ucraina”“:http://it.euronews.com/2014/08/22/il-convoglio-russo-a-luhansk-via-libera-di-mosca-senza-lok-di-kiev/, con Washington che ha brandito anche la minaccia di nuove sanzioni alla Russia. Dura anche la Nato, che per bocca del segretario generale Rasmussen, ha accusato Mosca di alimentare tensioni da lei stessa create, anche armando i ribelli.