Dopo un viaggio lungo dieci anni, il giorno dell’appuntamento è finalmente arrivato: il 6 agosto la sonda Rosetta incontra la sua cometa, 67P/Churyumov-Gerasimenko, sulla quale rilascerà anche il lander Phillae. Lanciata il 2 marzo 2004 da Kourou, nella Guiana Francese, Rosetta ha percorso finora piu’ di 6.000 milioni di chilometri.
Sarà la prima navicella spaziale della storia a incontrarsi con una cometa. Un appuntamento a cui è arrivata dopo un lungo periodo di riposo: ben 31 mesi di ibernazione durante il tragitto verso l’orbita di Giove, dove i suoi pannelli solari non potevano garantire sufficiente energia per gli strumenti di bordo.
Costata quasi 1 miliardo di euro, la missione Rosetta, finanziata in gran parte dall’Agenzia Spaziale Europea dovrebbe terminare entro il dicembre 2015.
“È una missione fantastica, la prima nella storia, stiamo cercando di imbatterci in una cometa e atterrare su di essa – spiega Paolo Ferri, capo del Dipartimento che gestisce la missione – Sarà una fase molto lunga e complessa perché dobbiamo raggiungere la velocità orbitale della cometa”.
Dopo il primo appuntamento di questo 6 agosto, la sonda e la cometa viaggeranno insieme, raggiungendo il perielio nell’agosto del 2015 per poi allontanarsi dal Sole.
L’11 novembre, la sonda arriverà a soli 5 chilometri dalla superficie della cometa, in modo da permettere a Philae di iniziare la sua lenta discesa.
Incomincerà poi la perforazione della superficie ad opera del trapano italiano Sd2.
Come la famosa Stele di Rosetta, la sonda europea andrà a caccia di informazioni capaci di farci decifrare gli enigmi del complesso linguaggio della nebulosa che ha costruito i mattoni che hanno formato il nostro Sistema Solare quale lo vediamo oggi.