Sembra passato un secolo da quel 2004 in cui gli ideatori di BlaBlaCar – che allora si chiamava Covoiturage.fr – non riuscivano per loro stessa ammissione ad attirare clienti.
Da allora ne sono passati di auto sotto i ponti e, complice la crisi e i costi della benzina, il sito per la condivisione dei viaggi a quattro ruote è letteralmente esploso.
Il successo non è passato inosservato agli occhi dei venture capitalist e, nell’ultima raccolta di capitali, la startup francese si è portata a casa 100 milioni di dollari.
Una cifra record, giustificabile solo a fronte di un’espansione che oggi vede il servizio attivo in 12 Paesi (Italia inclusa) con oltre 8 milioni di iscritti.
Il funzionamento è semplice e, soprattutto, meno esposto a controversie legali come sta accadendo, ad esempio, ad Uber.
Il guidatore indica la tratta e mette a disposizione un posto auto, il passeggero lo sceglie in base ai feedback dei passeggeri precedenti.
La quota da pagare è limitata per impedire che per qualcuno diventi un secondo lavoro.
Il guidatore rientra sui costi di benzina e caselli. Il passeggero spende meno che con altri mezzi.
Siete persone di poche parole? Non c‘è problema, nel profilo potete indicare anche quello.