Il governo di Kiev ha avviato la seconda fase di quella che chiama operazione antiterrorismo: ovvero l’isolamento delle milizie filo-russe nell’Ucraina orientale.
Il fronte più caldo è la città di Sloviansk, che è ora circondata dalle forze di sicurezza e dalle truppe d’assalto dell’esercito, le quali, stando alle assicurazioni di Kiev, non daranno l’assalto per evitare vittime tra la popolazione.
Il ministero della Difesa ha confermato che un elicottero dell’aviazione è stato colpito da un razzo mentre si trovava a terra, nella base militare di Kramatorsk, a circa 15 chilometri di Sloviansk.
Mentre a Odessa, sul Mar Nero, sette persone sono rimaste ferite in un’esplosione nei pressi di un posto di blocco, allestito dalle forze ucraine per impedire l’ingresso di combattenti filo-russi dalla Transnistria.
In reazione all’offensiva del governo di Kiev nell’est del Paese, Mosca ha intensificato le esercitazioni militari nella regione di Volgograd e ha ammassato fino a 40mila truppe lungo la frontiera ucraina.