http://www.pupia.tv - Salerno - Cinque persone sono state arrestate nell'ambito dell'operazione "Alma", condotta dalla Dia di Salerno, riguardante l'influenza del clan dei casalesi negli appalti indetti dal Comune di Battipaglia (Salerno). Indagati il sindaco Giovanni Santomauro, due tecnici comunali, l'ingegner Giovanni Argento e l'architetto Francesco Mainolfi, e due imprenditori casertani, Nicola Madonna, di Casal di Principe, e Attilio Guida, di Gricignano. Quest'ultimo gestisce, proprio a Gricignano, in Ati (associazione temporanea di imprese), la gestione della pubblica illuminazione. L'architetto Mainolfi, di Rotondi (Avellino), è consigliere comunale di opposizione uscente ed è candidato consigliere nella lista 'Rinascere. Insieme per Rotondi'.
Nel mirino il completamento della casa comunale di Battipaglia (opere edili ed impianti tecnologici) e la messa in sicurezza di un incrocio. Opere per oltre 5 milioni di euro che, secondo gli inquirenti, i due imprenditori si sarebbero aggiudicati irregolarmente, favorendo il clan camorristico dei casalesi. Corruzione aggravata, abuso d'ufficio, turbativa d'asta, concussione ed intestazione fittizia di beni, sono le accuse contestate a vario titolo.
Le indagini, coordinate dal procuratore capo della Dda di Salerno, Franco Roberti, riguardano il periodo tra il 2009 e il 2011. In primis, l'accaparramento della pubblica commessa, grazie ad un'offerta presentata con il ribasso d'asta di oltre il 34% rispetto al prezzo di gara, da una società edile che di lì a poco sarebbe fallita ed il successivo subentro nell'appalto, attraverso subappalti non autorizzati e una cessione di ramo d'azienda, di due società diverse (società Mediasud scarl e Guida Impianti srl). Società controllate, secondo gli investigatori, dal clan dei casalesi attraverso la famiglia Madonna.
A fronte dell'ottenimento pilotato dei lavori, il sindaco di Battipaglia avrebbe chiesto e ottenuto dall'imprenditore di Casal di Principe l'assunzione di alcuni