PARTE 1 DI 2 / PART 1 OF 2.
AREA ARCHEOLOGICA DEL PALATINO E DEL FORO ROMANO / ARCHAEOLOGICAL ZONE OF PALATINE HILL AND ROMAN FORUM.
Il Palatino è uno dei sette colli di Roma situato tra il Velabro e il Foro Romano ed è una delle parti più antiche della città dove sorgevano i palazzi imperiali. Il sito è ora un grande museo all'aperto e può essere visitato: l’ingresso si trova in via S.Gregorio, oppure si può salire sul Palatino entrando nel Foro Romano e poi salendo per il Clivio Palatino a destra dell'Arco di Tito. Il Foro Romano (Forum Romanum, sebbene i Romani si riferissero a esso più spesso come Forum Magnum, o semplicemente Forum) era situato nella valle compresa tra il Palatino e il Campidoglio e costituì il centro commerciale, religioso e politico della città di Roma. La sistemazione definitiva dei Fori, avviata da Cesare, venne completata sotto Augusto: la piazza assunse una maggiore regolarità con la costruzione delle due grandi basiliche (Emilia e Giulia) sui lati lunghi, i nuovi Rostra sul lato della piazza in direzione del Campidoglio e il nuovo tempio del Divo Giulio, dedicato nel 29 a.C. da Augusto dopo la morte e la divinizzazione di Cesare. Il lato breve a sud-ovest del Foro si trovò a essere sistemato col tempio del Divo Giulio incorniciato dall'arco partico di Augusto e dal portichetto dell'Arco di Gaio e Lucio Cesari, escludendo alla vista i venerandi monumenti della Regia e del tempio di Vesta. Questa scelta va inquadrata nel periodo cesariano della politica di Augusto, prima della più prudente fase della restaurazione conservatrice. A questa nuova fase edilizia imperiale sono da ricondurre anche le ricostruzioni dei templi della Concordia, rifatto da Tiberio nel 10 a.C. quasi a voler cancellare i segni della passata stagione delle guerre civili, e dei Castori (7 a.C.) di dimensioni grandiose e da mettere in relazioni con i fratelli Tiberio e Druso in parallelo con i mitici fratelli Dioscuri. Al 2 d.C. risale l'iscrizione dedicatoria per Lucio Cesare, figlio ed erede designato di Augusto, posta a un'estremità della Basilica Emilia: i portici antistanti la basilica stessa erano infatti stati dedicati a Lucio e al fratello Gaio Cesare. Alla fine la piazza ricostruita traboccava di edifici legati nel nome, nella simbologia e nel sovvenzionamento dei restauri alla Gens Iulia. Fotografie scattate il 6 e 7 aprile 2013.