Sono state oltre 400 le persone che hanno camminato da Casteldelci a Fragheto il 25 aprile, anniversario della liberazione, per la XXII Marcia della Pace. La marcia è stata l'occasione per soffermarsi sui fatti accaduti durante la seconda guerra mondiale in quei territori. La piccolissima frazione del Comune di Casteldelci fu infatti vittima, il 7 aprile 1944, di una strage nazi-fascista nella quale persero la vita trenta persone, in maggioranza bambini, donne, anziani. Fragheto, che ha vissuto atroci sofferenze a causa della guerra, è divenuta così il luogo simbolo per l'incontro di tutti coloro che vogliono far crescere la pace, la cultura dei diritti umani, della giustizia e della solidarietà. Il numero di aderenti alla marcia è cresciuto di anno in anno, fino a raggiungere numeri importanti. Grazie anche alla bella giornata, la camminata è partita in orario da Casteldelci poco dopo le 9,30 per arrivare a Fragheto attorno alle 12.30. Lungo il sentiero tanti giovani e anziani, famiglie e bambini, che hanno approfittato dell'occasione per unire alla piacevole camminata il ricordo dei tragici fatti storici. Durante la marcia erano presenti non solo riminesi, ma anche una ventina di giovani, tra 18 ai 35 anni, rifugiati politici e provenienti da diversi paesi: Afghanistan, Iraq, Ghana, Somalia, Costa d'Avorio, Pakistan, Bangladesh, Nigeria, Eritrea, Algeria. La giornata si è conclusa a Fragheto con la musica dei Fratelli Ciliegia - fanfara libertaria, e del Duo Bucolico, Daniele Maggioli e Antonio Ramberti.
L'iniziativa è stata promossa da Associazione "Il Borgo della Pace", Coordinamento per la pace - Rimini, "Casa Fragheto", Comunità Montana Alta Valmarecchia, Comuni di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, Sant'Agata Feltria, San Leo, Talamello, Verghereto; Istituti per la Storia della Resistenza di Rimini e Forlì-Cesena. In collaborazione con Csv - Volontarimini, Protezione Civile Alta Valmarecchia.