"Lo sfratto? no grazie" è lo slogan che studenti, professori, genitori e personale Ata dell'Einaudi hanno urlato, in mattinata, durante il corteo di protesta per le strade di Rimini. Dopo le dichiarazione degli ultimi giorni di assessori comunali e provinciali, il popolo dell'Einaudi si è mobilitato, urlando a gran voce il suo dissenso per la proposta della Provincia di spostare l'istituto da Viserba al Centro Studi Colonnella. Il corteo del collettivo Einaudi è partito intorno alle 10 dal ponte di Tiberio, ha sfilato fino alla sede provinciale di Via Dario Campana e si è fermata davanti alla Provincia in corso d'Augusto. Qui una delegazione è stata accolta dal Presidente Stefano Vitali e poi dal Sindaco Andrea Gnassi.
Il popolo dell'Einaudi ha ribadito anche la sua mission sociale: molti gli allievi stranieri, 32 quelli con handicap, senza dimenticare gli studenti che dopo esperienze in altre scuole hanno trovato nell'istituto di Viserba la loro giusta dimensione.
"Oltre ad essere una scuola ci riteniamo un vero e proprio servizio sociale della città - spiega la Vice Preside Giuseppina Grossi - e questo lo devono capire. Non devono fare i conti a tavolino con le piantine delle scuole ma interpellare noi ossia il consiglio d'istituto collegio. Per questo ci ribelliamo."
Di fronte all'incertezza totale sul futuro scolastico e preso atto dello stato di arretratezza delle strutture, conseguenza diretta di anni di tagli e de-finanziamenti alla scuola pubblica, i ragazzi sono scesi in piazza. "Se l'Einaudi volete conquistare su di noi dovete passare", o nei "Sotterranei andate voi!: sono alcuni degli slogan urlati dagli studenti. Dal canto suo, in una nota stampa, il Presidente della Provincia Stefano Vitali ha espresso la sua solidarietà: " Devo ringraziare ragazzi e docenti dell'Einaudi perché con fantasia, vivacità, profonda correttezza, desiderio reale di confronto, hanno illustrato le loro ragioni, sulle quali continueremo a riflettere e a lavorare per individuare la soluzione migliore che garantisca tutti in maniera eguale". Il Presidente non entra però nel merito della vicenda del trasferimento. Al momento pare difficile individuare un punto di incontro tra esigenze di riorganizzazione e di alleggerimento della spesa scolastica della Provincia e le esigenze di studenti e docenti dell'Einaudi.