È tutto come allora, ad Agira, sempre uguale, per iniziativa dell'associazione "Amici del Presepe" che ha organizzato un presepe vivente perfetto nei particolari e realistico nell'emozione. Controllato fino all'ultimo dettaglio con passione, devozione e teatralità. I pastori lavorano sul serio il latte, che diventa ricotta e formaggio, la filatrice fila e il falegname pialla e misura. La lavandaia lava con la schiuma, il pastaio e il fabbro, il figulinaio e il mugnaio, l'arrotino, l'incisore, le locandiere che dicono no a Maria e a Giuseppe, che si affaccia sulla porta con un lume a petrolio. Il vasaio manipola l'argilla, i tre giovani zampognari suonano davvero, perché sono andati a scuola di zampogna a Isernia. Tutti nelle loro capanne a grandezza reale, con porte e arredi, capanne costruite lungo il percorso che sale verso il castello.
Alle 22 inizia la rappresentazione dell'Annunciazione a Maria dell'imminente venuta del Messia, a seguire, quest'anno è stata rappresentata la corte di Erode. Al termine, dal SS.Salvatore Maria e Giuseppe iniziano la ricerca dell'alloggio. Fanno tappa nella postazione romana per il censimento e si incamminano verso il castello dove sarà rappresentata la scena del "Divino mistero della natività di Gesù".
Il razzo sparato sulla grotta è la stella cometa e inizia l'adorazione dei pastori che arrivano con gli animali, le galline fra le braccia, le pecorelle, danze di angeli, musiche, coreografie.
E poi arrivano anche i Re Magi, che fino a quel momento sono rimasti in disparte, in una tenda regale.
Mentre la notte di Natale va a concludersi fra la folla di visitatori che si muove sulla collina con i lumini accesi, in una Betlemme vivente migliaia di protagonisti indistinti sono personaggi e persone, visitatori e figuranti.
Le rappresentazioni attraverso il racconto del mistero del Natale aspirano ad avvicinare
l 'uomo del nostro tempo al mistero della presenza di Dio nella storia affinché egli rifletta sul profondo significato della rinascita divina avverata nella grazia della Vergine Maria.
L'opera attraverso un percorso di immagini, musiche e parole renderà il vero messaggio divino in misera ed umana opera teatrale.
Il progetto artistico a cura della Casteltur di Caccamo, valorizza e completa il suggestivo Presepe Vivente di Agira realizzato grazie alla partecipazione degli attori e figuranti dell'associazione "Amici del Presepe".