Il servizio di Angelo Ruoppolo ( https://www.facebook.com/#!/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538 ) Teleacras Agrigento del 2 novembre 2009. Svolta nell' ambito dell' inchiesta sull' omicidio di Michele Cangialosi a Sciacca.
Ecco il testo:
Forse, se un minorenne non avesse assistito alla sepoltura del cadavere allora l' omicidio non sarebbe mai stato svelato. Un giallo irrisolto. E invece no. Lui, il ragazzino, è stato vittima del rimorso. E così ha raccontato quanto è accaduto, macabro e raccapricciante. Storia di un operaio di Sciacca. 30 anni. Michele Cangialosi. Nessuna traccia di lui dal 21 aprile scorso. La moglie denuncia ai Carabinieri: "mio marito, dove è ? Cercatelo" . Lo hanno cercato ma difficilmente lo avrebbero trovato. Poi, invece, la soffiata e la scoperta, il 20 ottobre scorso, in contrada "Santa Maria", zona campagnola, impervia, 4 chilometri fuori Sciacca. Quì, ad aprile, Michele Cangialosi è stato sepolto, in una fossa per la raccolta dell' acqua, 3 metri sotto terra, avvolto in un lenzuolo bianco. Da Sciacca avrebbero trasportato il corpo senza vita la moglie, Celeste Saieva, 23 anni, il suo presunto amante, Nicola Piazza, anche lui di 23 anni, ed un amico di Piazza, Paolo Naro, 20 anni. I due sono in carcere a Sciacca, lei, la donna, è reclusa al "Petrusa" di Agrigento. Celeste Saieva e Nicola Piazza avrebbero strangolato Michele Cangialosi con un filo di ferro. L' uomo è stato sorpreso nel letto, ed è stato anche colpito alla testa con una mazza, tanto da fracassargli il cranio. Poi la corsa fino alla contrada "Santa Maria", dove il morto, con il filo di ferro al collo e la testa sconquassata, è stato seppellito. Ed il quarto complice, il ragazzino, avrebbe assistito all' infossamento della salma. Poi si è pentito, ed ha inchiodato i presunti assassini, arrestati dai Carabinieri e dalla Squadra mobile di Agrigento su ordine della Procura di Sciacca. Lui, Michele Cangialosi, avrebbe scoperto la tresca amorosa della moglie. Lui, Cangialosi, padre di 2 bambini, è stato accecato dalla gelosia, tanto che ha segregato la donna in casa per un giorno. Poi, il 19 gennaio scorso, ha concordato la sua condanna in Tribunale, 1 anno e 4 mesi per sequestro di persona. Poi è stato barbaramente e vilmente ucciso.