Ruoppolo Teleacras - Mafia e caffè, 15 arresti

2012-11-01 4

Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento ( http://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538?ref=search ) del 18 giugno 2010. Mafia, estorsioni e traffico di droga. Blitz dei Carabinieri e della Dda di Palermo. 15 arresti. Ecco il testo:
In quel tempo è stato il regno di lui, Pippo Calò. Poi, al tempo di Riina, ha comandato anche lui, Salvatore Cancemi. Adesso i Carabinieri del Comando provinciale e la Direzione distrettuale antimafia di Palermo hanno decapitato i presunti vertici dello storico mandamento di "Porta Nuova", base operativa per eccellenza della mafia palermitana. 15 arresti. Estorsioni e traffico di droga. Le indagini, alimentate anche dai pentiti, che hanno svelato il presunto reggente del clan, Gaetano Presti. Poi ancora le intercettazioni, soprattutto le ambientali, che hanno scoperto una Sala scommesse, utilizzata come '' Ufficio '' da Antonino Abbate, presunto capo della famiglia di Borgo Vecchio. '' Porta Nuova '' ed il controllo mafioso del territorio : pizzo a imprese edili e commercianti, come ai titolari della pizzeria Bellini, nel centro di Palermo. Poi il traffico di stupefacenti, anche per sostenere economicamente le famiglie dei detenuti e pagare gli avvocati. Poi i tentacoli sull' assegnazione di case popolari. Poi, ovviamente, le attività imprenditoriali come, ad esempio, un appalto di 5 milioni di euro al porto di Palermo. Cosa nostra ha rivendicato il 3 per cento della commessa, dunque 150 mila euro. I soldi ricavati sarebbero stati reinvestiti per comprare hashish e cocaina, ed è stato accertato un acquisto di 10 chili di polvere bianca, destinata al mercato siciliano, tramite una rete di pusher. Poi anche il racket del caffè. Nel mirino del clan la caffetteria " Gian Flò " in via Emerico Amari. Il titolare, Carmelo Santoro, sarebbe stato costretto a pagare 450 euro al mese per il pizzo, ed Antonino Abbate gli avrebbe anche ordinato da chi comprare il caffè. Il venditore sponsorizzato da Abbate sarebbe Leonardo Leale, dipendente della " Caffe' Florio ". Santoro, intercettato, tenta di convincere Abbate : '' ma, sai, abbiamo già il contratto con il caffè nuovo Barbera, sono di Messina ''. Ed Abbate risponde : '' no, adesso provi questo altro caffè, di Leonardo Leale, un carissimo amico nostro ''. E Santoro risponde : '' ok, va bene ''. La stessa fornitura sarebbe stata imposta anche ad altri bar, come Santa Lucia, Trinacria, King, Bristol e Margot. I mandati di cattura sono stati firmati dai sostituti titolari dell'inchiesta, lei, Roberta Buzzolani, e lui, Ambrogio Cartosio. Ecco gli arrestati : Antonino Abbate, 33 anni, Ottavio Abbate, 44 anni, Alessio Alieri, 21 anni, Antonino Barbera, 27 anni, Francesco Castronovo, 25 anni, Alessandro Cutrona, 26 anni, Gregorio Di Giovanni, 48 anni, Ignazio Di Marco, 43 anni, Salvatore Ingrassia, 45 anni, Calogero Marino, inteso '' Gino '', 66 anni, Antonino Minafò, 21 anni, Carlo Pellitteri, 22 anni, Gaetano Presti, 53 anni, ed Angelo Vassallo, 57 anni.