Il servizio di Angelo Ruoppolo ( https://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538 ) Teleacras Agrigento del 9 ottobre 2012.
Videogiochi d'azzardo e taroccati. Complicita' eccellenti. Blitz a Caltanissetta della Squadra mobile e della Dda. 21 arrestati tra cui 2 finanzieri, 2 poliziotti, una guardia carceraria e un vigile urbano.
Ecco il testo :
Dopo il primo blitz " Les jeux sont faits" del 17 marzo 2011, oggi e' stata la volta della seconda operazione " Les jeux sont faits" . E cosi' adesso, come allora, i giochi sono conclusi, e "rien ne va plus", non si punta piu', gli arresti e le manette ammanettate dai poliziotti della Squadra mobile di Caltanissetta, capitanata da Giovanni Giudice, e dalla Direzione distrettuale antimafia nissena, capeggiata da Sergio Lari. 19 sono in carcere, e 2 ai domiciliari. E tra gli arrestati vi sono anche 2 finanzieri, 2 poliziotti, una guardia carceraria e un vigile urbano. Maxi truffa contro l' Erario perpetrata con videogiochi taroccati e controllati dalla mafia. A capo della presunta banda, con un business milionario, vi sarebbero 3 fratelli imprenditori, Matteo, Salvatore e Luigi Allegro, accusati di concorso esterno alla mafia. Gli Allegro avrebbero monopolizzato il settore dei videogiochi, imponendo i propri apparecchi a esercenti e circoli ricreativi. Sarebbe bastato un telecomando o un codice segreto per truccare le slot - machine o i videopoker, scollegandoli dalla rete informatica dell' Amministrazione centrale dei Monopoli di Stato, evadendo il fisco, guadagnando gli incassi in nero, e riducendo anche l'ammontare della vincita a danno degli stessi giocatori. 21, tra bar e circoli ricreativi, sono stati interdetti dall' esercizio dell' attivita' di impresa. E poi, altri militari della Guardia di finanza e alcuni dipendenti civili del ministero dell'Interno hanno ricevuto avvisi di garanzia per corruzione, concorso in peculato e frode informatica. E cosi' anche alcuni funzionari di banca per il reato di riciclaggio, perche' avrebbero sempre omesso le segnalazioni obbligatorie per operazioni sospette. Alla famiglia Allegro sono stati sequestrati beni per 5 milioni di euro. Il capo della Squadra mobile di Caltanissetta, Giovanni Giudice, sottolinea come "gli Allegro fossero capaci di penetrare negli apparati di sicurezza che controllano le attivita' di gioco legale. Avrebbero cosi' movimentato enormi capitali spesso in contanti, un terreno di denaro che le organizzazioni criminali del territorio hanno coltivato''. Ecco gli arrestati : Michele Campione, 55 anni, sostituto commissario della Polizia di Stato, in servizio presso la Polizia postale, accusato di concussione. Matteo Saracino, 49 anni, maresciallo della Guardia di Finanza in servizio presso il Comando provinciale di Caltanissetta. E Francesco Nardulli, 59 anni, gia' maresciallo della Guardia di Finanza, in servizio presso la Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Caltanissetta, oggi in pensione. Saracino e Nardulli rispondono entrambi di peculato e di concorso in corruzione e in frode informatica. Poi, Agostino Longo, 53 anni, assistente capo della Polizia di Stato, in servizio presso la Questura di Caltanissetta, per corruzione e concorso omissivo in frode informatica. Poi, Giuseppe Messina, 54 anni, assistente capo della Polizia penitenziaria, per concorso esterno in associazione mafiosa. Poi Alfredo D'Anna, 53 anni, inteso Angelo, Vigile urbano presso il Comune di Caltanissetta, e la moglie, Maria Grazia Amico, 49 anni. E la coppia risponde di peculato e di concorso in corruzione e in frode informatica. Poi, Matteo Allegro, 32 anni, Salvatore Allegro, 56 anni, e Luigi Allegro, 29 anni, indagati per concorso esterno in associazione mafiosa, illecita concorrenza con violenza, minaccia aggravata, frode informatica e peculato. Poi Marco Angotti, 31 anni, per associazione mafiosa, illecita concorrenza con violenza, e minaccia aggravata. Poi Salvatore Di Marca, 58 anni, per associazione mafiosa. Poi Stefano Cristiano, 51 anni, presunto fornitore delle schede taroccate delle slot -- machine. Poi Salvatore Cataldi, 33 anni, collaboratore di Matteo Allegro, e i commercianti Lirio Torregrossa, 45 anni, Alessandro Foglietto, 59 anni, Alfonso e Vincenzo Martorana, di 47 e 45 anni, accusati di concorso in frode informatica e peculato. E poi, Giuseppe Vinci, 39 anni, unico esercente di Gela tra gli arrestati, accusato di illecita concorrenza con violenza e minaccia. Gli arresti domiciliari sono stati concessi a Biagio Mangiavillano, 25 anni, e Matteo Lombardo, 31 anni.