Rimini: edilizia in crisi chiede aiuto all'Amministrazione

2012-10-26 16

Il settore delle costruzioni a Rimini e' agonizzante. Secondo i dati forniti dalla Camera di Commercio di Rimini, nel primo semestre del 2012 le imprese edili che hanno cessato le attivita' sono state 308 (+7,3%) contro le 287 dello stesso periodo del 2011. Le aziende iscritte alla Cassa Mutua Edile nel periodo aprile-giugno 2012 erano 450 contro le 515 dello stesso periodo del 2011. 2.494 i lavoratori iscritti nel 2012 contro i 2.683 del 2011. Se ne e' discusso giovedi' a Rimini nell'ambito dell'assemblea generale delle categorie. Ance, Cna, Confartigianato, Confcooperative e Legacooperative con i loro associati, hanno discusso dei principali problemi del settore. Dalle categorie l'invito ad una svolta e' rivolto verso le amministrazioni comunali. Rigenerazione urbana, housing sociale, snellimento della burocrazia, diminuzione degli oneri di costruzione, pagamento dei crediti vantati verso le pubbliche amministrazioni, strumenti di sostegno da parte delle banche, approvazione del PSC e del RUE, regole e controlli per quanto riguarda gli appalti pubblici. Tutte azioni che permetterebbero di dare una scossa al mercato delle costruzioni che con il suo ampio indotto, e' uno dei pilastri portanti dell'economia locale e nazionale.
"Noi crediamo che l'amministrazione abbia la sensibilità di capire la situazione" ha dichiarato Ulisse Pesaresi, Presidente Ance Rimini "chiaramente non sta a noi fare e creare situazioni complicate, però oggettivamente l'amministrazione pubblica ha una responsabilità grande ed è importante che se ne faccia carico".

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