Il servizio di Angelo Ruoppolo ( http://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538?ref=search ) Teleacras Agrigento del 16 dicembre 2008. Maxi blitz antimafia dei Carabinieri e della Direzione distrettuale antimafia di Palermo. 99 arresti. Decapitata la nuova presunta Cosa nostra. E' stata l'operazione cosiddetta "Perseo" (per il video seleziona Alta qualità in basso a destra dello schermo).
Ecco il testo:
Sarebbe stata la nuova Cosa nostra. E invece no. E' stata decapitata prima del parto. Maxi blitz dei Carabinieri del Comando provinciale di Palermo. A lavoro mille e 200 militari, armati anche di elicotteri e di cani. 99 arresti, ordinati dalla Direzione distrettuale antimafia. Città, paesi e quartieri letteralmente assediati. Una retata con pochi precedenti storici. Un parto cesareo, oggi, e non domani, perchè vi sarebbe il pericolo di fuga. E perchè solo con le manette si sarebbero sventati degli omicidi già sentenziati. Boss e gregari. Mandamenti, famiglie e clan, che avrebbero già nominato i loro nuovi capi. E che adesso avrebbero inseguito l' obiettivo più importante: rifondare la Commissione provinciale, la cosiddetta "Cupola", un tempo presieduta da Totò Riina. La Cassazione della mafia. Dopo gli arresti di Provenzano e Lo Piccolo, le operazioni "Grande Mandamento", "San Lorenzo", "Gotha" ed "Addio Pizzo", ed i tanti pentiti. Un progetto ambizioso, ecco perchè l'inchiesta è stata intitolata "Perseo", l'eroe greco di cui è leggendaria la sua ambizione. Le indagini, 9 mesi di lavoro. Le intercettazioni ambientali, che, tra l'altro, hanno svelato e confermato l'interesse di Cosa nostra nella politica e l'appoggio a candidati ritenuti affidabili. Poi gli appalti pubblici e privati, le estorsioni ed il traffico di droga, business irrinunciabili. 99 arresti. Determinanti. Come sottolinea il Procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso, secondo cui "se con l'operazione "Gotha" del 20 giugno del 2006 Cosa nostra è stata costretta in ginocchio, adesso, con l' operazione "Perseo" si è evitato che si rialzasse, colpendo la nuova Commissione di comando che, come in passato, avrebbe assunto le decisioni più gravi come gli omicidi eccellenti". Infatti, le intercettazioni rivelano che i nuovi boss riconoscono l'esempio di Riina, e quindi l'azione militare di Cosa nostra, contro la linea moderata di Provenzano che, fino al 2006, sarebbe stato autorizzato solo a consigliare e non ad ordinare. La ricostituzione della Commissione sarebbe stata benedetta dal presunto nuovo "Capo dei Capi", Matteo Messina Denaro, il superlatitante di Castelvetrano, al quale però sarebbe stato impedito un ruolo diretto su Palermo. Le indagini dell' inchiesta "Perseo" confermano quanto sono preziose le intercettazioni. Infatti, il capo della Procura di Palermo, Francesco Messineo, afferma: "grazie alle intercettazioni siamo riusciti ad ascoltare dal di dentro le voci della mafia ed a monitorare in diretta il piano di ricostituire gli organismi di vertice in città ed in provincia". L' inchiesta "Perseo" è stata coordinata dal procuratore Francesco Messineo e dai sostituti della Dda Maurizio De Lucia, Marzia Sabella, Roberta Buzzolani e Francesco Del Bene.