Il servizio ( sul blitz è qui http://www.youtube.com/watch?v=ZyjyXuqv6bk ) di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento ( http://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538?ref=search ) del 23 ottobre 2010. A Favara i Carabinieri arrestano il capo di Cosa nostra agrigentina, Gerlandino Messina.
Ecco il testo:
I Carabinieri del Reparto operativo di Agrigento, ed i colleghi del Gis, il Gruppo interventi speciali dell'Arma, le cosiddette '' Teste di cuoio '', hanno arrestato qui a Favara, in periferia, in Corso Stati Uniti, in una palazzina a 2 piani, il capo di Cosa nostra agrigentina, erede naturale al trono di Giuseppe Falsone, Gerlandino Messina, di Porto Empedocle. Messina e' stato sorpreso in possesso di due pistole ed insieme ad un fiancheggiatore. Il blitz e' stato fulmineo e fulminante. Subito le manette. Gerlandino Messina lo scorso 22 luglio ha compiuto 38 anni, ed e' stato inserito nella lista dei 30 latitanti piu' pericolosi di Italia. Gia' il 20 novembre scorso la Squadra mobile di Agrigento ha scoperto ancora a Favara, in via Primo maggio, un presunto covo dove si sarebbe nascosto Gerlandino Messina, che sarebbe scappato in tempo prima della irruzione. Il titolare del magazzino dove allora si sarebbe rifugiato Messina e' Antonio Russello, 25 anni, figlio di Gaetano, il gia' presidente dell' Akragas calcio ucciso il 9 luglio del 1992. Gerlandino Messina e' figlio di Giuseppe, ucciso a Porto Empedocle l' 8 luglio del 1986. Lo zio, Giuseppe, gia' capomafia di Porto Empedocle, e' stato arrestato il 18 giugno del 2000, nel quartiere, ''Cannelle'', a Porto Empedocle, dove abita da sempre la famiglia Messina. Gerlandino Messina e' stato ricercato dal 9 gennaio del 1999, giorno del secondo maxi blitz antimafia '' Akragas ''. Ed al processo Akragas il boss empedoclino e' stato condannato all'ergastolo per gli omicidi del brigadiere Pasquale Di Lorenzo, sovrintendente della Polizia penitenziaria, ucciso a Porto Empedocle, in contrada Durrueli, il 13 ottobre del 1992, e dell' imprenditore di Favara, Salvatore Dalli Cardillo, ucciso al Villaggio Mose' di Agrigento il 15 settembre del 1993. Gerlandino Messina e' inquisito anche nell'ambito dell'inchiesta antimafia cosiddetta '' Marna '', e recentemente, il pentito Maurizio Di Gati lo ha accusato di avere partecipato alla strage di Porto Empedocle del 21 settembre del 1986 provocando il black out che favori' l'incursione dei killer in via Roma. Inoltre, il 4 aprile del 1992, il giorno dell'omicidio del maresciallo Giuliano Guazzelli, i killer, dopo il delitto, avrebbero consegnato le armi a Gerlandino Messina, il quale le avrebbe nascoste tra Porto Empedocle ed Agrigento, in contrada Maddalusa. Il Comandante provinciale dei Carabinieri di Agrigento, Mario Di Iulio....