Areoporto "Fellini": Aeradria sfida la crisi con concordato di continuità

2012-10-03 18

Decisioni importanti quelle prese dall'assemblea dei soci di Aeradria nella riunione di questa mattina. A seguito dell'emergenza crisi e degli investimenti pregressi, si parla di 21 milioni di euro, che sono stati effettuati all'aereoporto "Fellini" di Rimini, i soci hanno deciso di avviare l'iter per la richiesta di concordato di continuità, procedura introdotta dall'ultimo Decreto Sviluppo del Governo Monti, in vigore dall'11 settembre 2012. E' un modo per permettere il proseguimento dei piani di rientro garantendo società e creditori in attesa del completamento della ricapitalizzazione da 7 milioni e del prestito da 6. La società presenta una "domanda in bianco" al Tribunale di Rimini riservandosi di presentare in un secondo momento la documentazione completa, compresi i piani industriali. Dopo la presentazione della domanda i termini per presentare il piano sono tra i 60 e i 120 giorni. Un'opportunità senz'altro volta a garantire le prospettive di un'azienda che ha potenzialità di sviluppo.
Il Sindaco, Andrea Gnassi, ha tenuto a sottolineare quanto l'areoporto di Rimini sia la più importante infrastruttura per reggere il nostro turismo del futuro, e quindi la nostra economia. E' importante che i soci pubblici facciano la loro parte per intero.
Al momento sono sei i decreti ingiuntivi pendenti su Aeradria da parte dei creditori, mentre sul fronte dei voli Masini spiega che la trattativa con Ryanair è delicata, ma ha buone prospettive di esito positivo. Il pacchetto dei voli della Wind Jet, compagnia rispetto alla quale si stanno valutando i danni e i risarcimenti da chiedere, saranno ripristinati entro marzo. Si cerca di puntare al consolidamento dei voli con la Russia, di guardare alla Polonia e all'ampliamento dei voli con Air Berlin.
Elisa Romani