Il servizio di Angelo Ruoppolo ( http://www.facebook.com/pages/Angelo-Ruoppolo/40129859538?ref=search ) Teleacras Agrigento del 21 gennaio 2012.
L' omicidio Adorno a Porto Empedocle. Accolto l'appello della Procura di Agrigento. Il Riesame firma l' arresto per Giuseppe De Rubeis. Atteso il verdetto della Cassazione.
Ecco il testo :
Giuseppe Adorno sarebbe stato ucciso dal suo ex compagno di scuola, Giuseppe De Rubeis. Sul volante dell' automobile di De Rubeis sono state scoperte tracce di residui di polvere da sparo. Poi, il giorno della sparizione di Adorno, il 24 agosto del 2009, De Rubeis avrebbe costruito un falso alibi. Grazie alla complicita' piu' o meno consapevole di un commerciante, avrebbe raccontato alla Polizia che lui, De Rubeis, idraulico, lo stesso giorno e' stato impegnato nel negozio, per compiere dei lavori di elettricita'. Giuseppe De Rubeis sarebbe stato a conoscenza dei contrasti tra gli Adorno e i fratelli Giuseppe, Gerlando e Giovanni Distefano, figlio di Giuseppe. La rivalita' si sarebbe scatenata perche' gli Adorno avrebbero acquistato all'asta pubblica degli immobili di proprieta' dei Distefano. E cosi', Giuseppe De Rubeis avrebbe accusato i tre Distefano e il loro parente, Giuseppe Filippazzo, come i responsabili dell' omicidio di Giuseppe Adorno. L'arma del delitto usata da De Rubeis sarebbe stata la stessa pistola che De Rubeis avrebbe venduto a Giuseppe Adorno per 1.100 euro, e che poi, dopo alcuni mesi, fu restituita a De Rubeis. La compravendita avrebbe provocato tra i due contrasti economici, e poi De Rubeis avrebbe coltivato una dilaniante gelosia verso la moglie. Ecco il presunto movente dell'assassinio. I magistrati agrigentini hanno presentato il ricorso, dopo l'archiviazione del Giudice per le indagini preliminari a favore dei 5 indagati, tra cui lo stesso De Rubeis, per insufficienza degli elementi capaci a sostenere il giudizio. Adesso, i nuovi elementi hanno invece sostenuto l'appello del Procuratore aggiunto, Ignazio Fonzo, e del Sostituto, Giacomo Forte. Semaforo verde dal Tribunale del Riesame di Palermo alla misura cautelare in carcere a carico di Giuseppe De Rubeis, 26 anni di eta'. Gip e' primo grado, Riesame e' secondo, adesso e' atteso, entro pochi giorni, il terzo verdetto, la Cassazione.