Bonaguri incanta nel nome di Segovia al Meeting di Rimini

2012-08-25 84

Generazioni legate dalle corde di una chitarra e dall'amore che si trasmette anche attraverso la musica. Questo è stato Andrés Segovia Torres, chitarrista spagnolo del 900, per il musicista Piero Bonaguri. Romagnolo di nascita e riminese d'adozione, si è esibito in un concerto live, il 20 agosto al Meeting di Rimini, proprio nel nome del suo Maestro spagnolo.
"Segovia morì 25 anni fa è già quell'anno il Meeting organizzò un concerto in sua memoria con Alirio Diaz, Oscar Ghiglia e me. -- sottolinea il chitarrista Bonaguri - Tre allievi di generazioni diverse. Quest'anno, per i 25 anni dalla sua morte, sono da solo a suonare ma l'idea è sempre la stessa: commemorare un grande uomo, un uomo di cultura ed un grande strumentista".
Si perché il Maestro spagnolo è sempre stato per Piero Bonaguri un esempio di vita. Una stima artistica che è andata oltre il tempo, portando Bonaguri a diventare un musicista di chitarra classica di altissimo livello.
"Segovia era un interprete non un compositore. Io cosa faccio? suono i pezzi che lui suonava ma anche pezzi che ho fatto scrivere ad alcuni compositori di oggi in omaggio a lui. Così come faceva lui ai suoi tempi con altri compositori."

"Sarà un nome famoso tra i migliori chitarristi del nostro tempo", diceva di lui Segovia. Le sue parole sono state profetiche. La biografia di Bonaguri lo definisce musicista, docente al conservatorio di Bologna. Un uomo che svolge attività concertistica in cinquanta Paesi in tutto il mondo, suonando per importanti istituzioni e festivals.
"Quest'anno sto facendo tantissime commemorazioni di Segovia dalla Royal Accademy di Londra alla Francia, sono appena tornato dalla Spagna e sto per tornarci. Diciamo che è un anno molto Segoviano per me".

Un'ora di concerto tutto esaurito quello offerto da Bonaguri, ieri sera, al Meeting. La dimostrazione che l'emozione del suono di una chitarra non conosce barriere di tempo e spazio.

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