Elezioni favaresi 2011, cambierà? Questo il titolo di una poesia del prof. Giuseppe Valenti, uomo da sempre impegnato nella cultura e nel teatro. Lo stesso si è già attivato e prossimamente lo rivedremo in scena assieme alla sua compagnia teatrale. Intanto, grazie alla voce di Giusy Moscato, vogliamo condividere con voi le sue riflessioni.
Una città da Dio dimenticata,
a stento fa sentire i suoi lamenti,
ridotta al lumicino, disastrata,
or chiede aiuto tra mille tormenti.
Afflitti e generosi gli abitanti
rispondono alle grida di dolore
e i meglio cavalieri, i più prestanti,
schierano in campo gonfi di furore.
Sono i campioni di tante famiglie,
bramosi di servire e di salvare,
coi lor destrieri, già sciolte le briglie,
galoppano impazienti d'arrivare.
Imbracciano le armi degli eroi,
disposti al sacrificio più estremo,
ciascun sospinto da progetti suoi
or va gridando "Dai ce la faremo!"
Ma vinceranno e saranno felici
solo coloro che avranno il supporto
d'una gran folla di parenti e amici;
agli altri rimarrà solo sconforto.
Virtù e valori non contano niente,
né impegno, fede, voglia di cambiare;
solo uno scherzo "il bene della gente",
sciocchezze da campagna elettorale!
Comanderà questa allegra brigata
sicuramente un grand'uomo d'ingegno,
come quelli di ogni epoca passata
che del paese han fatto il loro regno.
I disfattisti dicono pensosi
che al peggio non c'è fine in questo mondo,
ma gli imbecilli sono speranzosi
che tutto cambierà da cima a fondo!