SICILIA TV (Favara) Ato Gesa AG2. Sciopero operatori ecologici

2012-08-16 34

Puntuale come una cambiale in scadenza, sui 19 Comuni dell'Ato Gesa AG2 si abbatte l'ennesima emergenza rifiuti. I lavoratori del consorzio di imprese incaricate del servizio di raccolta non percepiscono lo stipendio da Dicembre ed oggi si sono astenuti dal lavoro. Per cercare una soluzione al problema, al consorzio ASI di Agrigento oggi si è subito indetta una riunione straordinaria dei soci. Presenti oltre ai Comuni anche la Provincia di Agrigento ed il Liquidatore di Gesa Teresa Restivo. Ad attendere nello stabile, le risposte dovute, gli operai delle imprese ed i loro rappresentanti sindacali. Ancora sconosciuti i provvedimenti emanati dall'assemblea, da indiscrezioni, la volontà comune ai soci sembra essere quella di chiedere l'intervento urgente della Regione Siciliana per la risoluzione del problema che ad oggi ne la Gesa ne i Comuni sembrano in grado di risolvere. Dal prospetto economico che il liquidatore Restivo ha portato in Assemblea si evince che l'unico Comune in regola con i pagamenti è quello di Joppolo Giancaxio. La posizione debitoria più pesante è quella del Comune di Favara che deve a Gesa circa 2 milioni 950 mila euro. Somma questa derivante anche dalla mancata riscossione da parte della Gesa stessa dei ruoli arretrati, o meglio delle bollette evase fino al 31/12/2009, che dovrebbero essere pari a 5 milioni 166 mila euro. il condizionale è d'obbligo in quanto in Città diversi sono stati gli sbagli commessi da Comune e AIPA nella bollettazione emessa. Infatti diverse fatture sono state recapitate a persone defunte, a contribuenti non residenti, e altre vicissitudini di cui sia i cittadini favaresi che il comune stesso sono a conoscenza. Intanto nei 19 Comuni oggi la raccolta non è stata effettuata e la situazione rischia di continuare ad oltranza. A Favara per non aggravare la situazione di emergenza l'Amministrazione ha disposto la revoca del mercato settimanale di domani. Nonostante i tanti proclami di risoluzione del problema rifiuti in Provincia, la crisi torna nuovamente a riproporsi ai danni dei cittadini, che consapevoli del disagio vissuto dagli operai, non possono continuare a pagare gli sbagli di una classe politica inadeguata. Quale risarcimento devono aspettarsi i cittadini che pagano profumatamente un servizio che non viene assicurato? A chi di competenze le dovute risposte.

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