SICILIA TV (Favara) Indagini su cattura Messina. Confermato arresto Bellavia

2012-07-26 64

È stata convalidata l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 24enne favarese Calogero Bellavia, il presunto vivandiere di Gerlandino Messina. Il provvedimento è stato deciso dal Giudice per le udienze preliminari della procura di Agrigento Stefano Zammuto. Quest'ultimo per quanto riguarda le due pistole ritrovate dai Carabinieri al momento del Blitz in Viale Stati Uniti a Favara, e di pertinenza della Magistratura Ordinaria, ha anche confermato il carcere per l'ex latitante Gerlandino Messina, per il reato di detenzione e possesso di armi da fuoco e munizioni che si cumulerà con la Pena definitiva dell'ergastolo a cui è già stato condannato. Intanto in seguito ai rilievi effettuati ieri nel covo favarese dai militari del Reparto di investigazioni scientifiche di Messina iniziano a trapelare dei particolari. Al primo piano dello stabile dove sabato scorso è stato arrestato il boss empedoclino i militari del R.I.S. hanno rinvenuto anche una console Xbox con cui l'ex numero uno di Cosa Nostra agrigentina pare si divertisse a giocare con la piattaforma del Padrino. L'uomo era propenso a guardare film di Mafia e leggeva anche un libro sulla biografia del capo dei capi Totò Riina. Inoltre sul luogo i Carabinieri hanno trovato un foular uguale a quello che mettono al collo i portatori di San Calogero. Decine di impronte digitali sono state rinvenute dentro al covo di Messina ma, secondo gli inquirenti, ci vorrà ancora un mesetto prima che vengano analizzate tutte le impronte raccolte. Non si esclude che tra nelle tracce rilevate possano esserci anche quelli di alcuni familiari. Ad essere analizzate anche le tazzine di caffè che sono state sequestrate. Nel covo Messina aveva di tutto, dai cibi in scatola, ai piatti di plastica al vino. Insomma secondo gli investigatori aveva provviste per una decina di giorni, nel caso in cui il vivandiere per svariati motivi non riusciva a portagli giornalmente da magiare. Il covo di Viale Stati Uniti è ancora sottoposto a sequestro. Intanto oggi i reperti prelevati dai Ris, verranno trasportati nei sofisticati laboratori della città dello stretto e della Capitale, per effettuare dettagliate analisi. I Ris di Roma si occuperanno del materiale tecnologico. A giorni verrà effettuata una terza analisi che servirà agli inquirenti per approfondire altri aspetti. Prosegue quindi il duro lavoro svolto dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Agrigento, reparto operativo diretto dal Maggiore Leotta e dal nucleo investigativo diretto dal Tenente Di Nunzio.

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