Per i libici alle urne, la prima grande prova democratica, disturbata però dai disordini e dai roghi di schede e sondaggi.
Chiusi diversi seggi, soprattutto in Cirenaica, a causa dei disordini provocati dai militanti autonomisti.
Le autorità hanno decretato lo stato d'allerta, mobilitando 3 mila soldati, in aggiunta ai 40 mila uomini della sicurezza.
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