http://www.pupia.tv - Amici - Esclusa la gestione commissariale per la Protezione Civile.Mercoledì 20 giugno 2012, la Camera ha approvato la riforma della Protezione Civile, con 444 favorevoli, 45 contrari e 11 astenuti. Il testo passerà ora al Senato.
COSA PREVEDE LA RIFORMA
Tra le novità principali del testo governativo c'era sicuramente la scelta di limitare la durata dello stato di emergenza a 60 giorni (prorogabili di altri 40). Una proposta che ha visto contrari - durante le audizioni a Montecitorio - sia gli enti locali (Anci su tutti) sia Croce rossa e Vigili del fuoco. Il testo uscito dalla commissione prevede sì tempi certi, ma una durata dell'emergenza di 90 giorni, prorogabili di altri 60. E' confermata inoltre
l'esclusione della Protezione civile dai cosiddetti Grandi eventi, una prassi che aveva creato non poche polemiche nel recente passato. Nel testo si prevede poi la possibilità che sia direttamente il capo dipartimento della Protezione civile a emanare ordinanze, esclusivamente in ordine al soccorso e all'assistenza alle popolazioni colpite dall'evento e agli interventi per le prime necessità. La Protezione civile stessa individuerà i responsabili per l'attuazione degli interventi (di solito gli stessi che se ne occupano nel
quotidiano). Per quanto riguarda il finanziamento, le nuove norme prevedono che vengano utilizzati il Fondo nazionale di Protezione civile e quello delle Emergenze, le cui dotazioni sono decise annualmente dalla legge di stabilità. Le Regioni non potranno inoltre decidere di aumentare le tasse per il finanziamento delle emergenze. La nuova legge attribuisce infatti agli enti locali in stato di emergenza solo la facoltà di aumentare la tassa sulla benzina fino a un massimo di cinque centesimi per litro. Il capo
dipartimento della Protezione civile avrà inoltre il diritto - per 30 giorni - di non concordare le spese (pur comunicandole) con il ministero delle Finanze. Nel testo licenziato si prevede la possibilità di dichiarare lo stato di emergenza anche nell'imminenza del verificarsi di eventi come le alluvioni. Da precisare, invece, il nodo del regime assicurativo per la copertura dei rischi derivanti dalle calamità naturali sui fabbricati: modalità e termini sono rinviati a un provvedimento da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legge. Il testo modificato in commissione ha inoltre esteso le competenze della Protezione Civile alla messa in sicurezza dei beni culturali, sollevando da questo compito i Comuni.
Il Governo ha accolto numerosi emendamenti anche durante l'ultima seduta a Montecitorio: tra questi, uno del Pd a firma Ermete Realacci per estendere il credito di imposta del 55% previsto per il risparmio energetico, al consolidamento antisismico del patrimonio edilizio esistente, permettendone l'accesso anche alle imprese.
Sul piano strettamente operativo, la riforma prevede infine che la flotta aerea antincendio della Protezione civile sarà in mano ai Vigili del fuoco, che hanno però chiesto in commissione al Governo di ottenerne anche il coordinamento
(che invece resta di competenza della Protezione civile). La palla passa ora a Palazzo Madama.