Si è svolta questa mattina, alle ore 10.00 nell’Auditorium Casalinuovo di Catanzaro, alla presenza delle massime Autorità militari, civili e religiose provinciali, l’iniziativa “Giovanni Palatucci raccontato con semplicità”, organizzata dalla Questura di Catanzaro. Alla manifestazione di commemorazione dell’ultimo Questore di Fiume, in prossimità dell’anniversario della sua morte avvenuta a Dachau il 10 febbraio 1945, hanno partecipato numerosi studenti delle scuole medie e superiori del capoluogo. In apertura dell’incontro, è stato proiettato il filmato dal titolo “Il Questore Giusto” realizzato dalla Polizia Scientifica di Catanzaro con materiale documentale e foto d’epoca. A seguire, l’intervento del Questore di Catanzaro, Dr. Vincenzo Roca, il quale ha spiegato che l’iniziativa ha la finalità di far conoscere meglio le opere meritorie di Palatucci che, disobbedendo all’infamia delle leggi razziali ed operando con eroismo, carità cristiana e altruismo, ha salvato oltre 5.000 ebrei dallo sterminio. Nello stesso tempo, Giovanni Palatucci è stato presentato ai giovani studenti che sono intervenuti come modello di riferimento per la loro crescita personale, al quale potersi ispirare, essendo un esempio perfetto di dignità e di umanità, per essersi opposto al male e all’iniquità dell’olocausto. La società di oggi, ha aggiunto il Questore, con la multietnicità che ci circonda e con la globalizzazione, impone uno spirito di pacifica integrazione tra popoli, tra culture e modi di vivere. Alla figura di Palatucci e del valore straordinario e universale della sua mirabile esistenza, i giovani possono trarre elementi positivi per operare nel rispetto degli altri e delle diversità. Successivamente, il giornalista Domenico Iozzo che ha presentato l’evento, ha invitato a salire sul palco il Sindaco di Catanzaro, On. Rosario Olivo, e il Presidente della Provincia Dr.ssa Wanda Ferro. Dopo le loro dichiarazioni sull’importante figura storica di Giovanni Palatucci e sui temi…
http://www.cn24.tv/news/19329/questura-catanzaro-omaggio-a-giovanni-palatucci.html