Carcasse di animali morti e parti vietate con l'allarme mucca pazza finivano indistintamente nella produzione di grasso per gli allevamenti e i fertilizzanti, e dunque venivano introdotte nella catena alimentare. E' emerso dalle indagini della forestale che ha scoperto un giro d'affari da oltre 3 milioni di euro. Sessantotto gli indagati della Procura di Trani fra cui 13 veterinari ed un biologo. http://www.antennasud.com