Sono aumentate del 50% , in soli 3 anni, le istanze di soggiorno presentate a vario titolo alla Questura di Rimini: dalle 10.000 domande del 2008 alle quasi 15.000 del 2011, dato che fa comprendere l'aumento degli stranieri sul territorio riminese. E' quanto emerge dal bilancio 2011, diffuso nella mattinata odierna dalla Divisione Amministrativa della Questura di Rimini. Sono 30908 gli stranieri regolari. La quota principale è rappresentata da cittadini albanesi (6400), poi da ucraini (4250) e cinesi (2300); seguono cittadini marocchini, moldavi, senegalesi, macedoni, tunisini e russi. Quasi 12000 si trovano in città con un contratto di lavoro subordinato, 7500 per motivi familiari. L'ufficio immigrazione ha lavorato soprattutto per combattere il fenomeno dell'immigrazione clandestina. I decreti di espulsione sono stati 358, 44 gli accompagnamenti alla frontiera e 36 persone trattenute nei centri di identificazione ed espulsione. Rimini ha affrontato anche l' emergenza Nordafrica, accogliendo sul proprio territorio 136 persone che chiedevano asilo politico e 26 per motivi umanitari, in seguito alla guerra in Tunisia. Risale a qualche giorno fa, inoltre, il primo trattenimento del Questore, provvedimento che permette il rimpatrio del clandestino, senza passare dai CIE. Un altro dato rilevante è l'aumento di un 20% delle licenze di vendita per quanto riguarda i preziosi: 44 le attività di compravendita di oro aperte, segno che la crisi economica spinge sempre piu' i riminesi a vendere i propri gioielli per incassare denaro contante. Sempre per quanto riguarda le licenze emesse, sono state 7 quelle per le agenzie d'affari, 63 per la raccolta scommesse e dei videoterminali da gioco, 48 per spettacoli pirotecnici. In merito a ciò, la Polizia di Rimini ha fatto seguire approfondite verifiche con particolare attenzione verso chi detiene e vende materiale pirotecnico: 26 i controlli tra armerie, depositi e rivendite; 4190 le denunce per detenzione, cessione e acquisto armi; 1229 le licenze di caccia rilasciate. Quasi 9000 invece i passaporti che sono stati rinnovati o rilasciati. Per quanto riguarda i controlli sugli esercizi pubblici, sono stati 68 quelli in cui sono stati disposti accertamenti. Quattro hanno subito il provvedimento della chiusura per motivi di ordine pubblico.