Altarimini. Rapinarono anziana a Viserba, arrestati

2011-11-28 13

Domenica notte a Viserba sono stati arrestati i due malviventi che lo scorso 10 febbraio avevano rapinato un'anziana nella sua abitazione in via Mazzini a Viserba. Proprio la donna aprì loro la porta, sentendo suonare il campanello e ingannata dalla risposta di uno dei due, le parole "sono io", che l'hanno convinta che fosse il nipote. I due, un leccese e un ucraino entrambi 20enni, con il volto travisato da una calzamaglia nera, le hanno puntato una pistola contro la tempia, costringendola a consegnare loro i preziosi. Prima di andarsene, le hanno intimato di non muoversi e la vecchietta in stato di shock ha obbedito; ad allertare la nipote è stato proprio il leccese, che impadronitosi del cellulare dell'anziana, ha iniziato a fare squilli a quella che era stata la sua fidanzata. Dunque la rapina ha avuto anche un ulteriore movente e non è la prima vendetta consumata dal ragazzo: quando la giovane, all'epoca minorenne, troncò la relazione, egli si vendicò bruciando la macchina della madre. Stessa cosa capitata all'ultima compagna del malvivente. I gioielli sono stati venduti ad un ricettatore per la somma di 4mila euro e successivamente fusi, per cui il bottino non è stato riconsegnato alla sfortunata anziana. 

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