Tenuta del movimento turistico nella provincia di Rimini

2011-11-23 6

Si chiude con un + 0,7% negli arrivi e un -- 0,2% nelle presenze l'anno 2010 del turismo della Riviera di Rimini, in controtendenza rispetto al quadro nazionale, così come accade ormai da qualche anno, in un contesto dove altre destinazioni sono decisamente in affanno. Nel 2010, infatti, le vacanze degli italiani si sono ridotte del 12,4% in termini di numero di viaggi e del 7,8% in termini di pernottamenti (dato ISTAT) e nello stesso periodo il quadro rilevato dal Presidente nazionale di Federalberghi è quello di un'annata che ha visto una stagnazione complessiva del mercato per numero di arrivi e presenze, un drastico calo di lavoratori ed una preoccupante contrazione del giro di affari. I dati 2010 della Provincia di Rimini evidenziano invece buone performances nelle prima parte dell'anno, con un +6,4% nelle presenze nel mese di gennaio e un +3,7% a febbraio, un ottimo + 10,7% nelle presenze a marzo, un soddisfacente +2,7% ad aprile. In difficoltà i mesi di maggio e giugno, rispettivamente -9,6% e -3,5%, pregiudicati dall'assenza di ponti (che ricordiamo, di fatto, determinano un calo del 30% sul movimento turistico nel nostro territorio) e dalle condizioni meteo avverse in apertura dell'estate. Buono il risultato di luglio (+ 1,9% nelle presenze, trainato da "La Notte Rosa" che ha determinato una crescita di presenze nel relativo week end del 6,8%, 25.000 unità in termini assoluti), dato che conferma gli ottimi risultati degli ultimi anni, con un mese di luglio che ha quasi raggiunto agosto come periodo di massima affluenza (26% della domanda annuale, contro il 29% di agosto). I mesi di agosto (-0,4% presenze) e settembre hanno registrato una sostanziale tenuta rispetto al dato 2009. Infine si può dire che l'anno si è chiuso positivamente nei mesi autunnali e invernali, quelli deputati al turismo congressuale e fieristico: + 2,1% le presenze a ottobre, un considerevole +20,9% a novembre, leggermente in difficoltà dicembre (-0,7%). Il risultato sui mercati esteri si può considerare davvero significativo, come le prime proiezioni estive già facevano intravedere: +9,9% gli arrivi dall'estero, + 6,5% le presenze. La percentuale di domanda estera rispetto al totale sale dal 20 al 22,4. Forte elemento di traino è stata senz'altro la crescita sul mercato russo, con un + 56% nelle presenze, ma buoni risultati anche dall'Austria (+9,3%), dalla Svizzera (+3,4%), dalla Polonia (+14,9%) e dagli altri paesi dell'Europa dell'Est. Più in difficoltà invece i tradizionali bacini europei di provenienza della nostra domanda, Francia, Benelux, UK, dove ancora gli effetti pesanti della crisi economica si fanno sentire e condizionano anche le scelte di viaggio e vacanze. Soddisfacente anche il risultato della Germania che chiude sì con un -1,5% in termini di presenze, ma si tratta di un dato che di fatto non incide sull'ottimo risultato del 2009 (+ 6,1%). Confortano i dati del traffico aeroportuale del Fellini (+44,4% nel movimento passeggeri del 2010, con un +98,9% nei passeggeri provenienti dai voli di linea e low cost dalle principali destinazioni estere.) Non c'è dubbio che la competitività sui mercati esteri che, di fatto, ha consentito buone performances nella stagione turistica 2010 della Riviera di Rimini, sia figlia della scelta strategica, fortemente voluta dal nostro sistema, dello sviluppo dello scalo riminese e della formula d'intervento pubblico-privata sperimentata in questi ultimi anni. Diminuisce, in linea con il dato nazionale ISTAT, il turismo domestico: -2% le presenze italiane, -1,5% gli arrivi, per gli effetti della crisi, che è un fenomeno reale, che incide sui comportamenti sociali e sui consumi, anche e soprattutto quelli turistici.