Era stata preannunciata per questa mattina 2 marzo, invece si è presentata l'1 notte la grossa perturbazione che ha colpito l'entroterra riminese nelle ultime ore. Era dagli anni '90 che non si registrava un picco del genere: 1300 metri cubi d'acqua sono il risultato di 48 ore di precipitazioni continue. Venti uomini della Protezione Civile sono intervenuti la scorsa notte per aiutare i vigili del fuoco a causa di numerose esondazioni provocate dalla pioggia. Ad aggravare la situazione il vento che nelle ore notturne è arrivato a toccare la potenza di 40 nodi, provocando anche l'abbattimento di alcuni alberi. Fango, fossi pieni d'acqua e pericolo frane, come quella che ha bloccato la SP 69 "S. Cristina", sono le principali preoccupazioni per la zona costiera. La Valmarecchia ha invece a che fare con la neve che a Novafeltria ha raggiunto quasi un metro d'altezza. La buona notizia riguarda la temperatura che essendo piuttosto alta allontana il pericolo ghiaccio. Le previsioni per le prossime ore non sono buone e si prevede ancora maltempo almeno fino a venerdì. Naturalmente la protezione civile si raccomanda di fare attenzione agli alberi, in questo momento pieni di neve, agli smottamenti, alle frane e di mettersi in strada con autoveicoli muniti di catene o pneumatici termici. A fare il punto della situazione l'assessore provinciale alla Protezione Civile, Mario Galasso, il dirigente Massimo Venturelli e il responsabile dell'ufficio Protezione Civile Antonio Pesaresi durante la conferenza stampa di questa mattina, 2 marzo, preso la sede Provinciale di Rimini.