Come interpretare i gatti: il linguaggio dei felini

2011-11-17 351

http://www.animali10.it/come-interpretare-i-gatti-il-linguaggio-dei-felini-456.html effetti, sono animali davvero affascinanti. Ognuno con il suo carattere, proprio come gli esseri umani, ma comunque accumunati da un linguaggio che permette loro non solo di comunicare con i propri simili, ma anche con il proprio padrone. Basta saper interpretare in maniera corretta i segnali --sia a livello di versi, sia fisici- che il nostro amico felino ci invia, per poterci relazionare con lui e comportarci di conseguenza. Andiamo ad analizzare una serie di messaggi che i gatti inviano. Ad esempio, per esprimere felicità, il gatto solleverà la gotta dritta, a 'candela', praticamente ad angolo retto con il dorso. Se il gatto è arrabbiato e sta per aggredire per difesa, vedremo che la sua coda inizierà ad agitarsi, più o meno in maniera veemente, in base al livello di irritazione dell'animale. Se il gatto è spaventato, ha paura, la coda sarà molto bassa, il pelo dritto e il corpo piuttosto rannicchiato. Un'altra espressione di paura, declinata in richiesta di aiuto, si evince dalla posizione delle sue orecchie che diventano appiattite e all'indietro, tradendo un grande terrore da parte del gatto. Quando l'amico micio invece, vuole dimostrarci tutto il suo affetto, il fatto che sta bene con noi, inizierà a fare le fusa. Questa pratica è una delle caratteristiche del gatto più riconoscibili, e si lega in maniera diretta, al primo periodo dell'infanzia del micio, quando allatta dalla sua mamma e, con tale rumore, esprime tutto il suo benessere. Insomma, i gatti sono sicuramente animali dalle mille sfaccettature, talvolta misteriosi nelle loro manifestazioni, ma è bene che, una volta tanto, siamo noi esseri umani a cercare di interpretare il loro linguaggio, invece di pretendere che siano sempre loro, i nostri amici animali, a dover interpretare esclusivamente il nostro. 

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