"Credo nella libertà di espressione, cioè credo in giornali e televisioni liberi di criticare il potere" scriveva Enzo Biagi che vogliamo ricordare premiando Piero Comito.
Come quella di Biagi la sua è una penna che lascia il segno.
Una penna che va al sodo, senza tanti fronzoli, senza paura, senza tentennamenti, schierata apertamente contro le mafie che corrompono la sua terra di Calabria.
Sempre però dopo un lavoro di approfondimento, sempre dopo quello studio, quel lavoro di conoscenza che rende davvero il giornalismo un servizio per la collettività.
Non improvvisata.
Non neutra.
Non distaccata. Non accetta le parole troppo spesso imbrigliate, le penne opportunamente spuntate, le cronache monche o pilotate.
La sua è una penna appassionata come è la vita di tutte le persone che s'impegnano per la giustizia.
A PIERO COMITO il Premio Borsellino 2011 per il giornalismo