Assassini Famosi: si può davvero cambiar vita?

2011-11-02 1

http://www.donna10.it/assassini-famosi-si-puo-davvero-cambiar-vita-9759.html Omicidi a sangue freddo o premeditati. Efferati delitti pianificati in ogni minimo dettaglio. Menti fredde e subdole che progettano orrendi stermini familiari. Chi compie un gesto del genere può cambiare? Chi concepisce un atto di violenza inaudito e spesso senza motivazioni particolarmente forti può essere considerato sano di mente? Sono ormai molti i casi di killers spietati che, una volta usciti dal carcere, ostentano la loro nuova consapevolezza, il loro nuovo modo di vedere la vita. Ma si tratta di una chimera? Chi ha ucciso una volta, probabilmente, può farlo ancora... E' una macchia indelebile nella coscienza e nel cuore. Prendiamo il caso Pietro Maso, il ragazzo di San Bonifacio che, nella notte tra il 17 ed il 18 aprile 1991, uccise entrambi genitori, aiutato da tre amici, a colpi di spranga e bastoni per più di 50 minuti. Un caso che fece scalpore per la sua violenza e per il movente venale: riscuotere l'eredità e non far scoprire alla madre un prelievo da 25 milioni appena fatto sul suo conto! Gli "amici", se così si possono chiamare, hanno infierito sui genitori del ragazzo, colpendoli con pentole e con un bloccasterzo. Lo stesso Maso avrebbe tentato di soffocare la madre che non è morta sul colpo. La cricca di folli omicidi inscena anche il post delitto: il gruppo si divide e va a ballare (particolare non poco agghiacciante e deplorevole) dopodiché Maso, alle 2 di mattina, si prepara a fare la finta scoperta. Se all'inizio di pensa ad un'omicidio a scopo di rapina, poi si notano particolari insoliti, come i cassetti ancora aperti e la refurtiva gettata a caso per la stanza. Maso poi non sembra né disperato né affranto per l'accaduto, come, invece, è normale che sia di fronte ad un evento di tale portata. Passano solo due giorni e Maso confessa di essere l'assassino; seguono a ruota le confessioni dei complici. Pietro viene condannato a 30 anni, pena assolutamente irrisoria vista la premeditazione e l'efferatezza dell'evento, ma non solo, per buona condotta, gli viene concessa la semilibertà nel 2008! Ed è così che trova pure l'amore: Stefania, che ha sposato in gran segreto, lo scorso anno! E le nozze, pensate un po, sono anche state di stampo religioso. Ma come un omosessuale non può fare la comunione ed un duplice assassino può sposarsi di fronte a Dio? L'Italia ci sorprende sempre in negativo! Fatto sta che ora il ragazzo lavora in campo informatico e giura di essere cambiato, ma fino a quando? Fino a che qualche altro macabro piano non gli frullerà per la mente? Passiamo ad un altro nome, purtroppo noto alle cronache nostrane. Omar Favaro, che aiutò la fidanzatina dei suoi 17 anni, Erika De Nardo, ad uccidere la madre ed il fratellino, di soli 11 anni, Gianluca. Anche questo delitto è stato orrendamente spietato e barbaro. 40 coltellate per uccidere la madre e ben 57 per togliere la vita al fratello, ucciso perché divenuto scomodo, avendo assistito all'omicidio della madre. Il fatto più sconvolgente è che la madre avrebbe visto Erika infierire violentemente su di lei ed Omar ha dichiarato che, prima di morire, le avrebbe anche detto: Ti perdono! Ma ciò non ha placato la follia omicida dell'adolescente. Il loro piano è stato convulso, frettoloso e non curato, tanto che tutti i sospetti s'indirizzarono fin da subito sulla coppia, senza che nessuno, però, avesse il coraggio di ammettere la triste verità. La coppia si tradì durante un'interrogatorio; grazie alle intercettazioni si poté udire Erika affermare: Ti sei divertito ad ucciderli?, rivolto ad Omar. Anche in questo caso le pene previste furono inaccettabili: solo 16 e 14 anni, rispettivamente, per la folle adolescente ed il fidanzato. Omar è uscito anche in anticipo, sempre per buona condotta, ed è tornato in libertà l'anno scorso. Adesso fa il barista ad Acqui Terme e giura: Sono cambiato, ho fatto un percorso interiore ed anche lui ha trovato l'amore. E' vero, uno sbaglio non può condizionare un'intera esistenza, ma efferati killers, persone in grado di compiere gesti così violenti e, di conseguenza, dalle menti perverse e subdole, possono davvero trovare un approccio diverso alla vita? Riusciranno mai a gettarsi le ombre del passato alle spalle ed a far sì che la loro parte oscura non prevalga sui buoni principi?