http://www.sport10.it/giro-ditalia-2011-leopard-trek-si-ritira-dalle-gare-22751.html Non possono farlo. Il Giro d'Italia continuerà, per onorare la memoria di Wouter Weylandt e rispettare il desiderio di suo padre, ma dovrà farlo senza la Leopard Trek. La squadra dello sfortunatissimo ciclista belga sente troppo la sua mancanza e il dolore per la sua scomparsa. La quarta tappa di ieri è stata quasi surreale. L'arrivo ha visto la Leopard Trek giungere sul traguardo tutta unita, eppure era impossibile non pensare che lì in mezzo c'era un posto vuoto. Un vuoto che nessuno potrà mai colmare per la famiglia e i compagni di Weylandt, che hanno così deciso di fermarsi e non continuare. «Ringraziamo le squadre, gli organizzatori e tutti i tifosi sulle strade che hanno voluto esprimere il loro cordoglio per la morte di Wouter Weylandt. Abbiamo grande rispetto per il Giro e la sua storia, ma non ce la facciamo proprio a correre in queste circostanze. Sappiamo di essere atleti professionisti, ma crediamo che questa sia la cosa giusta da fare.» «È stato terribile -- ha dichiarato Alessandro Petacchi alla Gazzetta dello Sport -- Sapevo cosa mi aspettava, ma vivere questa giornata è molto brutto. Mentalmente è il giorno più pesante del Giro. Non c'è Gavia o Zoncolan che tenga, questo giorno resterà nelle gambe e nella testa fino a Milano. È una tragedia. E pensare che quella discesa l'abbiamo fatta in duecento, poteva succedere a chiunque di noi, purtroppo è toccato a Wouter.» «Ci ha lasciati un ragazzo di 26 anni, sono cose che non dovrebbero succedere -- ha aggiunto Davide Viganò, unico italiano del Team Leopard Trek -- Purtroppo è capitato a noi, ma non dovrebbe capitare a nessuno. Wouter lascia un vuoto, un grande vuoto nel cuore di tutti noi.» Un dolore enorme e incolmabile, che in questi giorni è stato accompagnato dal cordoglio e il sostegno degli appassionati di ciclismo italiani e del mondo. In uno sport dove le polemiche e le irregolarità stanno diventando troppo frequenti, questo legame è forse l'unica nota positiva di queste tristissime giornate.
